14 mar 2015 - I lavori di recupero e ripristino della galleria della Grande Guerra sul Corno di Cavento nel Gruppo Adamello.
I lavori di recupero e ripristino della galleria della Grande Guerra sul Corno di Cavento nel Gruppo Adamello
l'imponente vetta del Corno di Cavento fu teatro di sanguinose battaglie e di eroiche gesta da parte di soldati austriaci ed italiani durante la Grande Guerra. Leggendaria è diventata la figura del Tenente Felix Hecht, il comandante austriaco caduto in battaglia proprio nella capitolazione della cima per mano degli alpini italiani. Oggi il Corno di Cavento, perduta l'importanza strategico-militare, ha mantenuto inalterato il suo grande fascino dal punto di vista alpinistico ed escursionistico. La vetta si eleva imponente sopra la grande vedretta di Lares e domina, verso Nord-Ovest, l'immenso ghiacciaio della Lobbia. Il suo raggiungimento per la cresta Sud non implica particolari difficoltà tecniche, trattandosi di una salita per facile dorsale granitica e sfasciumi. Il carattere alpinistico dell'itinerario è conferito piuttosto dall'attraversamento del Ghiacciaio delle Lobbie e di Lares e dallo svalicamento del Passo di Cavento che, anche se ben segnato e servito da corde, impegna gli alpinisti per via della sua -friabilità . Per la salita è quindi scontato l'utilizzo dell'equipaggiamento da ghiacciaio e la conoscenza delle tecniche di progressione e di soccorso su ghiaccio. La corda può venir utile anche per abbassarsi sulla Vedretta di Lares dal Passo di Cavento. Pur servita da corda statica e cavo di acciaio, la discesa (e la risalita) è ripida e friabile ed alcuni potrebbero trovar utile effettuare un paio di doppie in tutta tranquillità - ed essere assicurati nella risalita.l'accesso dal Matarot (Val Genova) non è il più diretto e veloce. Tuttavia permette di rimontare sul ghiacciaio delle Lobbie partendo dai 1564m delle Piana di Bedole e di percorre l'affascinante sentiero attrezzato 241 -del Matarot raggiungendo, con una camminata di circa 3 ore, il Rifugio Caduti dell'Adamello (3040m) presso il Passo della Lobbia Alta (3015m) dove, presumibilmente, si pernotta. Dal rifugio si parte per la lunga ed entusiasmante traversata della Vedretta delle Lobbie, puntando al Passo di Cavento, il cui svalicamento permette di poggiare i piedi sulla Vedretta di Lares, aggirare il versante Est del Cavento e di risalire per la dorsale Sud.l'itinerario, chiaramente, è -spalmato su due giornate. Tuttavia è possibile (e alcuni lo fanno) salire e scendere in giornata evitando il passaggio dal Rif Caduti dell'Adamello e puntando direttamente alla cima. Questa opzione è riservata ad alpinisti molto allenati e veloci visto il dislivello (quasi 2000m) e lo sviluppo (24.5 km).
l'imponente vetta del Corno di Cavento fu teatro di sanguinose battaglie e di eroiche gesta da parte di soldati austriaci ed italiani durante la Grande Guerra. Leggendaria è diventata la figura del Tenente Felix Hecht, il comandante austriaco caduto in battaglia proprio nella capitolazione della cima per mano degli alpini ...
Testimonianza eccezionale della Grande Guerra in Adamello.
Le Guide alpine e gli Accompagnatori Pinzolo Val Rendena - Mountain Friends - organizzano un'affascinate escursione alla vista della Galleria del Corno di Cavento, postazione militare della Grande Guerra scavata nella roccia.
Sulla cima
26 feb 2011 - L'importanza strategica durante la Grande Guerra rese il Corno di Cavento teatro di importanti ed ineguagliabili vicende belliche che lo assursero a simbolo della Guerra Bianca in Adamello. Parimenti al capitano Berni per il San Matteo, il tenente dei Kaiserjäger Felix Echt von Eleda è la figura leggendaria ...
Corno di Cavento (trav.): descrizione della via normale di salita a Corno di Cavento (trav.) nel gruppo Adamello con itinerario, tempi e difficolt
23 giu 2015 - L'escursione si effettua in buona parte su ghiacciaio ed ha come meta la visita guidata alla galleria austriaca, scavata nella roccia sotto la cima del Cavento a quota 3404 m, e adibita a ricovero per il presidio del Corno di Cavento nel periodo della Grande Guerra. Dal rifugio, dopo il “ponte tibetano” sul rio ...
28 apr 2012 - Corno di Cavento: sui luoghi della Grande Guerra – 22 ottobre 2011. Questa settimana siamo saliti fino al Corno di Cavento m 3400 nel cuore del Gruppo dell'Adamello per documentare il ripristino della famosa caverna dove, nel corso delle Prima Guerra mondiale, gli opposti eserciti avevano sistemato le ...
Un servizio Tv dedicato alla grotta risalente alla Prima Guerra Mondiale sotto la cima del Corno di Cavento viene commentato da Lorenzo Revojera, storico ... di grande ascolto, la RAI ha effettivamente presentato un servizio sulla caverna scavata dai soldati austriaci nel 1917 poco sotto la vetta del Corno di Cavento (m ...
Sulla cima del Corno di Cavento, nella parte trentina del gruppo dell'Adamello, a 3400 metri di quota, si trova una caverna fra le più alte mai realizzate per scopi bellici nella Prima guerra mondiale. Scavata inizialmente dall'esercito asburgico, passò più volte di mano fra Austriaci ed Italiani nel corso di tragiche vicende, ben ...
. Da Vedere - Grande Guerra Trentino
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"La Provincia Informa" - Notiziario radiotelevisivo del Trentino Edizione n. 08 - febbraio 2011
Passa a La Grande Guerra - Nella primavera del 1916 gli alpini italiani erano attestati al rifugio Garibaldi e gli austriaci presidiavano la dorsale Monte Fumo - Lobbia Alta e la dorsale Corno di Cavento - Crozzon di Folgorida, con importanti basi logistiche al rifugio Mandrone e al rifugio Carè Alto. In circa un mese, tra il ...
Itinerario di tipo alpinistico che richiede due giorni, attrezzatura ed esperienza di progressione in alta montagna. L'escursione ci porta in uno degli ambienti più suggestivi della guerra bianca, alla scoperta del Corno di Cavento, cima aspramente contesa dall'esercito italiano e austro-ungarico, e della straordinaria galleria ...
Sito dedicato a Trentino Grande Guerra
L'esistenza della galleria realizzata dall'esercito austro-ungarico sul Corno di Cavento (CA 448 VT TN) era nota nel mondo storico e alpinistico, ma la sua riscoperta risale solo a pochi anni fa. Dopo la fine del conflitto la galleria fu visitata da recuperanti di materiale bellico, ma in seguito si riempì di ghiaccio e neve, che la ...
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