20 gen 2009 - Nell'autunno del 1942, su ordine del Comando Supremo dell'Esercito tedesco, l'8ª Armata italiana (ARMIR), era schierata lungo il corso del fiume Don, da Babka, limite nord del settore, a Vescenskaja a sud, dove si trovava la 3ª Armata Romena. A nord, l'Armata Italiana, era collegata con la 2ª Armata ...
L'INTERVISTA. Maria Teresa Giusti è tra gli studiosi che negli ultimi anni si sono distinti nella ricerca per scoprire le sorti delle migliaia di soldati catturati tra il '42 e il '43. I documenti consegnati dall'ex Unione Sovietica contano 38mila decessi nei lager, ma all'appello dell'Armir mancano in totale circa 95mila soldati
8 gen 2013 - «A Nikolajewka il 26 gennaio 1943, la Tridentina, guidata dal generale Reverberi, reparti della Cuneense e della Julia, come il battaglione L'Aquila, riuscirono a sfondare le linee nemiche e a consentire la ritirata di migliaia di sbandati. Si trattò quindi di una battaglia per la ritirata, per la fuga, ma è diventata ...
4 gen 2013 - Come e quando nasce il mito di Nikolajewka? «La prima adunata dei reduci della Tridentina si tiene a Gavardo, il 26 e 27 ottobre 1946, fra due ali di folla e la presenza dei comandanti della spedizione russa: quello stesso anno, in novembre, Brescia accoglie il ritorno della bandiera del 6° Rgt. alpini.
LO STORICO. Marcello Zane ricostruisce quei giorni nel Bresciano, solo il rimpatrio dei primi reduci con le loro testimonianze delinea le dimensioni della carneficina. Gavardo accoglie nel 1946 l'adunata della Tridentina e Brescia assegna nel 1948 la medaglia d'oro ai reggimenti
26 gen 2009 - Nikolajewka, quella in Russia, non esiste più. E' stata fagocitata da Livenka, il grosso borgo cresciuto enormemente nel dopoguerra. In Italia, però, il nome di Nikolajewka risuona ancora, sui monumenti ai caduti, nei nomi delle vie dei paesi delle valli e di collina, nei nomi dei rifugi tra i silenzi delle Alpi.
Il 26 gennaio 1943 la divisione Tridentina, ultima rimasta in grado di battersi, sfondava d'impeto l'ultima linea d'accerchiamento sovietica trascinandosi dietro i resti dell'Armir
26 gen 2017 - ROMA – La battaglia di Nikolajewka del 26 Gennaio 1943 fu l'evento simbolo della ritirata italiana in Russia, durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma fu anche l'esempio del coraggio, dello spirito di sacrificio e dell'alto senso del dovere degli Alpini. Tanto che, 74 anni dopo, la battaglia di Nikolajewka ...
Il 26 Gennaio ricorre l'anniversario della battaglia di Nikolajewka del 1943, uno degli atti di eroismo più significativi degli Alpini sul fronte russo
27 gen 2013 - Dopo un'odissea disperante, italiani e ungheresi - cui si accompagnano gruppi di sbandati tedeschi - trovano la strada sbarrata davanti al villaggio di Nikolajewka, dove i russi hanno allestito un ampio semicerchio, per chiudere in una sacca i reparti in ritirata. È questa la prova più dura mai affrontata dalla ...
20130128 - Nei racconti dei superstiti l'eroismo dei soldati e gli errori dei comandi
26 gen 2016 - Nikolajewka. Poche volte un significato così profondo e immediato si nasconde dietro una sola parola. Nikolajewka vuol dire tante cose, tutte insieme. Sui libri di storia è una delle battaglie più dure della ritirata di Russia: la morte vibrò la sua falce il 26 gennaio del 1943, 73 anni fa. Per le nostre penne nere ...
L’editoriale del nostro Bruno Melazzini
“Dortmund” era la parola d’ordine che dava inizio all'operazione. Venne trasmessa alle 19, ora di Berlino, del 21 giugno 1941, un sabato sera: il giorno dopo la Germania di Hitler invadeva l'Unione Sovietica. Ma più che di un'operazione militare si trattò del coronamento di un sogno condensato nella parola tedesca lebensraum, "spazio vitale", quello cioè…
26 gen 2013 - L'attacco inizialmente ebbe effetti devastanti lungo le tre direttrici di marcia principali: a nord su Leningrado (oggi San Pietroburgo); al centro su Mosca; a sud verso Kiev, le steppe della Russia meridionale e i lontani campi petroliferi sul Volga. I tedeschi disponevano in Russia di 170 divisioni, per un totale ...
Seconda guerra mondiale. Le forze italo-tedesche, provate dal gelido inverno russo, ripiegano caoticamente. Dopo 9 giorni di marcia e 25 battaglie di sfondamento e retroguardia, gli Alpini giungono all'appuntamento finale: lo sbarramento russo di Nikolajewka. I 13.420 uomini rimasti del Corpo d'Armata Alpino – erano più ...
La testimonianza di Giuseppe Fontana e Angelo Zambelli due valsabbini reduci della ritirata di Nikolajewka. Al microfono di Davide Cordua raccontano quei ter...
Nikolajewka: la vittoria della disperazione. L'ultima battaglia della nostra ritirata di Russia, la battaglia della disperazione e della salvezza per sfondare lo sbarramento sovietico a Nikolajewka, iniziò all'una di notte del 26 gennaio 1943. Il Corpo d'Armata Alpino, accerchiato da reparti corazzati, aveva cominciato a ripiegare ...
Il 15 dicembre, con un potenziale d'urto sei volte superiore a quello delle nostre Divisioni (basti pensare che impiegarono 750 carri armati e noi non avevamo né carri, né efficienti armi controcarro), i Russi dilagarono nelle retrovie accerchiando le Divisioni Pasubio, Torino, Celere e Sforzesca schierate più ad Est. Esse ...
La battaglia di Nikolaevka (la grafia Nikolajewka, che si trova spesso nei testi, deriva dalla traslitterazione tedesca della lingua russa), combattuta il 26 gennaio 1943, fu uno degli scontri più importanti durante il caotico ripiegamento delle residue forze dell'Asse nella parte meridionale del fronte orientale durante la seconda ...