215 si sale alla sella di Niscli m 2912 , e per la Vedretta di Lares si raggiunge la sommità del Corno di Cavento m 3406 (ore 4) si supera l'omonimo passo dove sorge il bivacco Laeng, quindi verso NO sul vastissimo pianoro della vedretta della Lobbia fino al Passo della Lobbia Alta m 3015 presso il rifugio Caduti (ore 2.30 ...
Sezione di Riva del Garda - TRAVERSATA BORZAGO - RIF. CARE' ALTO - CORNO DI CAVENTO (m 3406)-RIF. CADUTI - RIF. MANDRONE - VAL DI GENOVA-SAT
Tempo medio percorrenza: 6 ore. Difficoltà: F. II giorno – Grotta del Corno di Cavento. Dal rifugio si continua sulla Vedretta della Lobbia fino al Passo di Cavento (3191m) e alla vetta. Dopo la visita alla grotta, rientriamo al Rifugio Caduti dell'Adamello. Dislivello salita: 700 metri circa Dislivello discesa: 700 metri circa Tempo ...
Corno di Cavento 3406 m. Finalmente dopo tre anni torniamo su un ghiacciaio, l'occasione offertaci dagli amici della Val Trompia è troppo ghiotta per farcela scappare! Sabato l'appuntamento è al rifugio Caduti dell'Adamello poiché partiamo da posti differenti, l'itinerario programmato è la salita lungo il sentiero EE del ...
Carisolo 806 m (2) · Rifugio Bedole 1641 m (4) · Rifugio Caduti dell'Adamello 3040 m (4) · Lobbia Alta 3196 m (1) · Bivacco Laeng 3200 m (1) · Passo di Cavento 3198 m (1) · Denti di Folletto 3304 m (1) · Lago di Lares 2650 m (1). Geo-Tags: I. Strecke: Malga Bedole-Rifugio Bedole-Malga Matarot Bassa-Sent.Attrezzato del ...
Il Corno di Cavento era per i nostri avversari un eccezionale punto di osservazione su tutto il sistema offensivo italiano avente come base il passo della Lobbia Alta; ma – al di là di questa funzione tattica, che spinse i nostri comandi a prenderlo d'assalto nel giugno 1917 – il suo possesso diventò una sfida fra i nostri Alpini ...
Un servizio Tv dedicato alla grotta risalente alla Prima Guerra Mondiale sotto la cima del Corno di Cavento viene commentato da Lorenzo Revojera, storico della “guerra bianca”.
Sulla cima del Corno di Cavento, nella parte trentina del gruppo dell'Adamello, a 3400 metri di quota, si trova una caverna fra le più alte mai realizzate per scopi bellici nella Prima guerra mondiale. Scavata inizialmente dall'esercito asburgico, passò più volte di mano fra Austriaci ed Italiani nel corso di tragiche vicende, ben ...
Le Guide alpine e gli Accompagnatori Pinzolo Val Rendena - Mountain Friends - organizzano un'affascinate escursione alla vista della Galleria del Corno di Cavento, postazione militare della Grande Guerra scavata nella roccia.
Sulla cima
25 ago 2015 - Si scende su un tratto piuttosto erto e pieno di pietrame caduto dalla cresta soprastante. Cerchiamo di attraversare velocemente questo tratto per evitare il più possibile eventuali scariche. Siamo ormai sul piano del ghiacciaio della Lobbia e puntiamo direttamente verso il passo di Cavento. Il ghiacciaio ...
Forum di escursionismo in montagna in Trentino Alto Adige e Triveneto. Itinerari, relazioni, trekking, foto, informazioni, tracce GPS e consigli sulle pi
In circa un mese, tra il 12 aprile e il 14 maggio 1916, gli alpini conquistarono prima la linea Monte Fumo - Lobbia Alta, poi il Crozzon di Folgorida, il Crozzon di Lares e il Passo di Cavento, e infine i passi di Folgorida e delle Topette. Il Corno di Cavento, rimasto in mano agli austriaci, fu conquistato l'anno successivo, il 15 ...
Giunti al passo si prosegue in salita verso sinistra, verso il passo di Cavento. Un tempo il ghiacciaio era molto più alto e quindi il passaggio risultava agevole, ora la quota del ghiaccio è scesa di circa 50 metri, per cui è necessario risalire arrampicando (con l'aiuto di un cordino metallico) le rocce e gli sfaciumi. Nel caso non ...
l'imponente vetta del Corno di Cavento fu teatro di sanguinose battaglie e di eroiche gesta da parte di soldati austriaci ed italiani durante la Grande Guerra. Leggendaria è diventata la figura del Tenente Felix Hecht, il comandante austriaco caduto in battaglia proprio nella capitolazione della cima per mano degli alpini italiani. Oggi il Corno di Cavento, perduta l'importanza strategico-militare, ha mantenuto inalterato il suo grande fascino dal punto di vista alpinistico ed escursionistico. La vetta si eleva imponente sopra la grande vedretta di Lares e domina, verso Nord-Ovest, l'immenso ghiacciaio della Lobbia. Il suo raggiungimento per la cresta Sud non implica particolari difficoltà tecniche, trattandosi di una salita per facile dorsale granitica e sfasciumi. Il carattere alpinistico dell'itinerario è conferito piuttosto dall'attraversamento del Ghiacciaio delle Lobbie e di Lares e dallo svalicamento del Passo di Cavento che, anche se ben segnato e servito da corde, impegna gli alpinisti per via della sua -friabilità . Per la salita è quindi scontato l'utilizzo dell'equipaggiamento da ghiacciaio e la conoscenza delle tecniche di progressione e di soccorso su ghiaccio. La corda può venir utile anche per abbassarsi sulla Vedretta di Lares dal Passo di Cavento. Pur servita da corda statica e cavo di acciaio, la discesa (e la risalita) è ripida e friabile ed alcuni potrebbero trovar utile effettuare un paio di doppie in tutta tranquillità - ed essere assicurati nella risalita.l'accesso dal Matarot (Val Genova) non è il più diretto e veloce. Tuttavia permette di rimontare sul ghiacciaio delle Lobbie partendo dai 1564m delle Piana di Bedole e di percorre l'affascinante sentiero attrezzato 241 -del Matarot raggiungendo, con una camminata di circa 3 ore, il Rifugio Caduti dell'Adamello (3040m) presso il Passo della Lobbia Alta (3015m) dove, presumibilmente, si pernotta. Dal rifugio si parte per la lunga ed entusiasmante traversata della Vedretta delle Lobbie, puntando al Passo di Cavento, il cui svalicamento permette di poggiare i piedi sulla Vedretta di Lares, aggirare il versante Est del Cavento e di risalire per la dorsale Sud.l'itinerario, chiaramente, è -spalmato su due giornate. Tuttavia è possibile (e alcuni lo fanno) salire e scendere in giornata evitando il passaggio dal Rif Caduti dell'Adamello e puntando direttamente alla cima. Questa opzione è riservata ad alpinisti molto allenati e veloci visto il dislivello (quasi 2000m) e lo sviluppo (24.5 km).
Piana di Bedole (1564m); Rifugio Bedole (1641m); teleferica Mandron; segnavia 214 del Matarot; Malga Matarot Bassa (1789m); Passo della Lobbia Alta (3015m); Rifugio Caduti dell'Adamello (3040m); Vedretta della Lobbia; Passo di Cavento (3191m); Vedretta di Lares; Dorsale Sud Cavento; Corno di Cavento (3406m) e ...
Gli alpini riuscirono a conquistare il Crozzon di Folgorida e di Lares e Passo di Cavento, mentre si infransero nel sangue i vari attacchi contro la linea dei Passi che saranno abbandonati dai difensori austro-ungarici solo dopo la presa italiana del Crozzon e del Passo del Diavolo (17 maggio 1916). Le truppe italiane ...
Sito dedicato a Trentino Grande Guerra
L'escursione ci porta in uno degli ambienti più suggestivi della guerra bianca, alla scoperta del Corno di Cavento, cima aspramente contesa dall'esercito italiano .... Gli alpini riuscirono a conquistare il Crozzon di Folgorida e di Lares e passo di Cavento, mentre si infransero nel sangue i vari attacchi contro la linea dei Passi ...
Sito dedicato a Trentino Grande Guerra
26 feb 2011 - Si traversa poi a lungo in discesa verso SSE, fino ad arrivare al Passo di Val di Fumo (q. 2939 m), perdendo circa 100 m di dislivello (attenzione ai larghi crepacci presenti in prossimità del passo). Da qui si prosegue verso SE e in leggera salita si giunge in prossimità del Passo di Cavento (q. 3198 m), che ...
Corno di Cavento (trav.): descrizione della via normale di salita a Corno di Cavento (trav.) nel gruppo Adamello con itinerario, tempi e difficolt
In circa un mese, tra il 12 aprile e il 14 maggio 1916, gli alpini conquistarono prima la linea Monte Fumo - Lobbia Alta, poi il Crozzon di Folgorida, il Crozzon di Lares e il Passo di Cavento, e infine i passi di Folgorida e delle Topette. Il Corno di Cavento, rimasto in mano agli austriaci, fu conquistato l'anno successivo, il 15 ...